“La pittrice ci propone una correlazione – attraverso un lavoro illuminato da un’ispirazione tumultuosa di cromie – tra attività comportamentale e attività istintuale. E’ come se per lei il dipingere fosse diventato l’unico modo per mettere in contatto la parte più vera e profonda di se stessa con la società. L’emotività del colore, espanso nei suoi timbri più alti e più puri, supportata da alcune forme più o meno definite, sorregge questo immaginario lirico che tende spesso ad una dimensione poetica esorbitante e che tocca la polarità dello strabiliante e dello sbalorditivo… Una verità che per Lola si trova proprio ai confini tra inconscio e conscio, tra istinto e razionalità , tra l’ordine del pensiero e il sublimante caos delle sensazioni – passioni.”
“La pittura della Vitelli si pone tra l’atto creativo meditato e la pura istintualità. Il gesto immediato, che prende la consistenza di tracce cromatiche libere ed evoluzioni cromatiche, sembra essere spinto da una volontà comunicativa premeditata. L’artista imprime sulla tela il suo protendersi verso il confine tra ciò che è consapevolezza , coscienza e materialità e un mondo incosciente, ancora sconosciuto e irrazionale. Ecco che su uno sfondo apparentemente pervaso dal caos e dalle passioni emergono segni, tracce e impronte che testimoniano il pensiero e l’esistenza umana. L’arte di Lola Vitelli sembra proporci la dualità della vita.: essenza e consistenza, terrenità e spiritualità, razionalità e passione. Anche le tecniche utilizzate sembrano esplicare questa ambivalenza: ecco che ad ampie esplosioni cromatiche, si giustappongono i tratti materici, in un contrasto che sembra voler stimolare la vista e il tatto.”
Maurizio Vanni